mercoledì 13 ottobre 2010

Altra storiella divertente.

Evaporo tra il sapore acre delle mie mediocri metafore, mi dileguo nel lento scorrere della melodia scordata delle mie parole.
Mi intrappolo nell'impossibilità di un perdono, cercando di risalire il ripido cumulo dei miei ricordi, per sapere quand'è stata l'ultima volta che ho dimenticato, perdonato.
Mi infilo in uno dei tanti vicoli del mio orecchio, accoccolandomi in una delle note lasciate a metà per poterne sentire sempre il suono, isolando ciò che dall'esterno non voglio più sentire.
Reprimo la percezione della sorpresa, do libero spazio al trascorrere del tempo, così da poter mutare -o forse ingigantire- le piccole e grandi ferite quotidiane.
Salvo ciò che non serve, rifiuto le incombenze e divinizzo ogni qualsivoglia forma di falsità.
Dimagrisco con crescente velocità, l'ansia si impossessa della mia carne, la mia carne prende il posto dell'anima.
Andromeda ©


Anche oggi avevo poca voglia di scrivere qualcosa, quindi vi propongo un altro scritto, fresco fresco di giornata =)
Spero vi piaccia ^_^

4 commenti:

  1. Sensazioni ed immagini forti: rese in modo incisivo.

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  2. ^_^ Everything is possible.
    Oltretutto non è detto che il mio modo di scrivere piaccia =D
    Però sono felice se si verifica il contrario =D

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