martedì 12 ottobre 2010

God, if I have to die, you will have to die.

Corro lasciando dietro di me la strada del Dolore puro e semplice, per imboccare la via dell'Indifferenza più nera.
E che la gente mi creda, che la vera tortura non è patire pene che superano qualsiasi dolore fisico, ma bensì non patirne affatto.
E che tu possa ricordare che tra il Dolore e il Nulla, io scegliendo il Nulla mi sono uccisa.
Scelsi il Nulla poichè anche il respirare l'odore acre della Solitudine e del Silenzio provocatoci faceva intuire che non sarei sopravvissuta comunque. Il Nulla è un abitacolo stretto a confronto del Dolore, perchè hai solo un unico modo per metterlo in pratica. Scelgo un monolocale stretto e claustrofobico in cui ficcare con violenza la mia anima e chiuderla a chiave, piuttosto che un suntuoso e nero palazzo, pieno di spigoli e ragnatele, grandissimi meccanismi di tortura con i quali agonizzare con il quale la mia anima potrebbe giocare fino alla fine, poichè sarebbe troppo silenzioso, non potrebbero sentirsi nemmeno le grida, giacchè non ho più voce, dal momento che tu me la togliesti.
Sì, ricordo, mi strappasti la voce. E ora, non potendo più gridare, è come se la mia anima si fosse ritrovata nel monolocale per mano tua.

Mi hai imposto la scelta.

Avrei voluto scegliere.
E' una pretesa puramente dettata dall'orgoglio la mia, poichè già so, conoscendomi quasi totalmente, che avrei scelto l'Indifferenza.
Andromeda ©


Oggi non avevo voglia di applicarmi, quindi ho scritto una cosa che mi è uscita stamattina nell'ora di filosofia.


Buona lettura.. =)

3 commenti:

  1. Filosofia stimola sempre, nevvero?

    Concetto altamente Baudelariano, comunque...

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  2. Filosofia stimola sempre, verissimo. Una materia bellissima *__*

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  3. Mi sembra quasi di riscoprire la filosofia.

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