domenica 24 ottobre 2010

La solitudine era dolce come un mare.

Pacificamente, senza più alcuna forza per opporsi, si immerse in quel mare per poi non ritrovare più alcun pensiero. Esisteva oramai solo un profondo moto di consapevolezza che quella solitudine era la sua, di nessun altro, nessuno avrebbe mai provato ciò che quella sensazione di totale emarginazione le portava, nessuno avrebbe mai provato la sua personalissima solitudine. Si sentiva bene con la conoscenza di ciò, poichè per una volta nella vita qualcosa era inesorabilmente suo.
Era la sua solitudine, quel mare nero che l'avvolgeva tutta intorto lasciando scoperta solo la testa, come lo facesse apposta, per far sì che quella pace si mischiasse al dolore acre dell'invidia.
Poteva così vedere coi suoi occhi le persone attorto a lei parlare, riedere e piangere senza di lei.
Riusciva a toccare coi suoi piedi il fondo di questo mare, come se il mare stesso volesse che lei continuasse a guardare imperterrita quelle manifestazioni di vita vissuta, di vita piena.
E in quel suo mare di dolce solitudine, per la prima volta si sentì sola.
Andromeda ©
 
Bye! <3

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