domenica 29 agosto 2010

E' più di quanto si possa sopportare in sole 15 ore e 17 minuti di giornata.

Oggi la mia vena "artistica" non da segni di vita.
Oh beh, mi limiterò a farvi una noiosa cronaca della mia giornata.
Le mie prime dodici ore quotidiane le ho trascorse dormendo beatamente. Naturalmente questo ha leggermente indisposto la mia dolce mammina, che con grazia elefantiaca mi ha scaraventato addosso 10mila cuscini (o era sempre lo stesso, non lo so, ero leggermente assonnata) ripetutamente, non finivano mai (ma quanti cazzo ne terrà in casa? O.o) e io ho dovuto svegliarmi. Inutile dire che dopo questa sveglia ero felice come un elefante con un albero nel culo. Ma torniamo alla cronaca. E' domenica quindi ho mio nonno a pranzo. Amo mio nonno, è l'unico essere umano che fa battutine più demenziali delle mie. Io ho il vantaggio di riuscire a variare il mio repertorio di tanto in tanto, lui mi sa che il suo repertorio ha esaurito le scorte dalla fine della terza media in poi. Ma gli vogliamo bene, è simpatico come può esserlo qualsiasi anziano e, cosa fondamentale, non mi appioppa quei pizzichi spacca-guancia ogni qual volta mi vede. E' un sant'uomo, sì.
Ho pranzato benissimo, mia mamma cucina che è una meraviglia: pasta al pesto fatto in casa, cotoletta di maiale con il becon e i piselli come contorto e un gelato stracciatella fatto in casa che è la fine del mondo.
E adesso sono qui, alla ricerca di qualche cosa da dire, ma in realtà qualcosa l'ho detta, perchè vedo che ho riempito qualche riga. Non è che ci tenessi tantissimo a fare questo intervento, anche perchè non avevo poi tanto da dire, come s'è visto. Pensavo piuttosto a ritardare il momento in cui avrei dovuto andare a studiare. Oh sì, io studio ad Agosto. Perchè? Perchè sono una che ha deciso di dedicare la sua vita allo studio.
Che culo! Direte voi, e invece a me piace studiare. Solo che oggi preferirei mangiare formiche. Solo l'idea di andare a farmi una versione di greco mi fa scendere la voglia sotto i piedi.
Ma devo, altrimenti non finirò mai i compiti.
Sarò secchiona? Con ogni probabilità, ma fintantochè riesco ad avere e a fare ciò che voglio, sti cazzi.
Quindi è arrivato il momento di andare.

Buongiorno, e casomai non vi vedessi, Buonapomeriggio, buonasera e buonanotte! (Cit.)

Nessun commento:

Posta un commento