sabato 11 settembre 2010

9/11/01

Non importa se il mio post precedente non l'ha commentato nessuno, questo che ho da scrivere è più importante.
Quello che vi scriverò è un copia/incolla di ciò che ho scritto sulla mia pagina link di Facebook.
Spero vivamente vi colpisca, vi dia da pensare, vi faccia ricordare, anche piangere se è necessario. Ma spero faccia qualsiasi cosa questo scritto possa fare, per non far cadere in fondo questo giorno.

"Non farò cadere nel dimenticatoio ciò che fu nove anni fa. Piccoli e grandi devono ricordare, e chi non c'era deve conoscere l'orrore di quei momenti, di quelle ore passate con lo stomaco arrotolato. Delle lacrime e delle ultime telefonate fatte da chi moriva. Delle grida di chi sopravviveva a un figlio, a un marito, a un padre o una madre. I pianti di chi guardava e non poteva fare niente, con un'impotenza disarmante e lacerante. Gli sguardi d'orrore a quella nuvola di fumo, che non sembrava non se ne sarebbe andata più, come uno stendardo di morte e distruzione, e quel rumore sordo di due torri che crollano, quel rumore che si sente ancora, se ci fate attenzione, dentro allo stomaco ogni volta che si nomina questo giorno. Chi non c'era dovrà sapere, chi non c'era deve conoscere senza che debba chiederlo.
Non farò cadere nel dimenticatoio l'11 Settembre, come non cade nel dimenticatoio l'Olocausto o le bombe Atomiche di Hiroshima e Nagasaky. Come non cadono nel dimenticatoio i miei personali dolori, come non cadono nel dimenticatoio la delusioni della vita propria, come non cade nel dimenticatoio la morte di un pezzo di vita propria, la morte di un parente, un amico, un amante.
Non deve cadere nel dimenticatoio niente, la gente deve ricordare per far sopravvivere tutto, per uccidere i colpevoli ogni giorno. La gente deve sapere per non dimenticare mai. E per non dimenticare non basta pensare. Bisogna sapere, conoscere, informarsi, lottare, gridare.
Io non dimentico l'11 Settembre. Io lotto per quell'uomo gettatosi dalle torri prima dello schianto. Io lotto per quella madre che sgridava la bimba in aereo due secondi prima dello schianto, e non potrà mai dirle "Ti amo figlia mia, chiedo perdono". Io lotto per quel ragazzo che pensava a chi stava per ritrovare all'aereoporto di New York, e non ha potuto donare loro che non un'ultima telefonata, forse, prima dell'imbarco. Io lotto per quell'uomo sulle torri che ha visto sbattersi un aereo in faccia e non ha potuto chiedere perdono ad alcuno o dire "Ti amo" o "Torno a casa per cena" o portare a spasso il cane un'ultima volta e non ha potuto cercare riparo, non ha potuto pensare a niente, era semplicemente troppo tardi anche per lui. Io lotto perchè non oso pensare al dolore che sarebbe scaturito in me se quell'uomo, quel ragazzo, quella madre, quella bambina, quel suicida fosse stato un amico, un parente. Non oso immaginare la rabbia. Io lotto per immedesimarmi. Io lotto per ricordare l'11 Settembre 2001, ancora e ancora sempre e comunque, perchè le parole e idee aiutano a confortare e a cambiare le cose nel cuore di chi legge.
Io lotto per tutto ciò che non c'è e contro tutto ciò che non dovrebbe esserci.  [●Nihal●]"

Quel "Nihal" è dovuto al Copyright, perchè è il nome della mia pagina e indica qualcosa scritto di mio pugno.
Spero, comunque, abbiate avuto il tempo di leggerlo tutto.
Buona giornata.

A n d r o m e d a

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