sabato 4 settembre 2010

Do you need someone who hug you?

C'era una volta una dolce donnina, un pò bassina, un pò tondetta, con le braccia di chi ha lavorato per anni nelle campagne e con una faccia dolce e materna che se ne andava in giro per la città a distribuire parole.
Si avvicinava alle persone e diceva: "Tu non mi conosci, ma ciao lo stesso. Vorrei ricordarti che qualsiasi cosa ti tormenti oggi o anche da più tempo, hai incontrato una persona a cui interessa di te e vorrebbe aiutarti a superare qualsiasi cosa. Eccomi, sono qui, parla, o chiedimi aiuto, o un consiglio. Se vuoi ti aiuto a comprare vestiti, a fare la spesa. Dimmi cosa devo fare per renderti più facile superare questa giornata, e io ti aiuterò."
Ma, come accade di solito alle persone di buon cuore, rimase un pò delusa, poichè tutti se ne andavano senza proferir parola, oppure le dicevano sorridendo (erano in pochi a farlo, comunque) "No, grazie nonnina: sto bene, non ho bisogno di nulla." e se ne andavano anche loro.
La donna rimaneva perplessa nel sentire quelle parole: avrebbe potuto giurare di aver visto quella ragazza, a cui aveva chiesto la mattina precedente se voleva parlare, piangere seduta sulle scale di un palazzo. Lei eppure le aveva detto che stava benissimo.
Aveva visto quella donna bellissima, a cui aveva proposto due orecchie per ascoltare, bere un bicchiere di troppo in quel wine bar vicino alla piazza centrale. Eppure, anche lei aveva detto di stare bene.
Aveva chiesto non prima di un'ora a quel signore, che in quel momento dava a pugni il muro, se avesse bisogno di sostegno, o di un semplice aiuto materiale, per sentirsi meglio da qualsiasi cosa avesse potuto turbarlo in quel momento, e quello pure le aveva detto di farsi gli affaracci suoi e che non aveva problemi, lui!
Oh beh.. Pazienza, forse non ho un'aria affidabile, pensò la donna. Però in fondo non aveva niente da perdere a ricevere rifiuti, e qualcuno disposto a sfogarsi ci sarebbe pur stato. E così continuò la ricerca.
Naturalmente i giorni passavano e col tempo la donnina sentiva crescere lo sconfonrto. Non si sentiva triste perchè non riusciva a parlare con nessuno, lei non ne aveva bisogno, era davvero in pace con se stessa e proprio per questo voleva aiutare. No, era sconfortata da quanto la gente fosse orgogliosa e ipocrita.
Ben presto si accorse che questi comportamenti non nuocevano solo a chi negava di avere un problema.
Un giorno, passeggiando per le vie della città, ignorando allegramente le dita che la indicavano e le bocche che dicevano che era pazza, sentì chiaramente quella ragazzina che quache giorno prima piangeva sulle scale di un palazzo dire a un'amica "Non dirmi nulla, ma non sono affatto dell'umore per starti ad ascoltare. Anche io ho i miei problemi, sai." e così dicendo se ne andava, lasciando l'amica sola.
Più tardi vide quella donna che aveva visto bere al wine bar gridare contro il figlio adolescente "Sono stanca dei tuoi comportamenti immaturi! Dici che non ti capisco, che non ti ascolto! Beh, sono stanca, fai ciò che vuoi, sono io a non volerti ascoltare ora!" e se ne andava anche lei lasciando il figlio solo.
Poi vide l'uomo che picchiava il muro qualche giorno prima dire a sua moglie "Sono stanca dei tuoi problemi. Non fai altro che interessarti a te stessa, ma anche io ho i miei problemi!" e se ne andava, lasciando la moglie in lacrime, da sola.
La donna era inorridita, ovviamente, e pensò: Le persone sono egoiste.
Perchè tenersi tutto dentro se questo porta a non interessarsi a nessun altro? Le persone sono schiave delle loro sofferenze, senza avere il coraggio di accantonarle per vedere quanta tristezza c'è attorno a loro. La gente non ha idea che anche le persono a loro vicine possono essere tristi, perchè tutti sono occupati a pensare di esserlo più degli altri. 
Continuando così, pensò la donna, nessuno ascolterà più, e i più coraggiosi che vorranno farlo non sapranno con chi farlo e così non ci saranno più sorrisi e pensieri felici.
La donnina da quel giorno scomparve dalla circolazione; c'è chi dice sia morta pochi giorni dopo a causa del troppo dolore, altri dicono che sia ritornata ai suoi campi, alla sua natura che davvero la ascoltava e si faceva ascoltare.
Questa non è una storiella a lieto fine, mi spiace =) però non so, avevo voglia di scrivere qualcosa. E' la prima volta che scrivo una fiaba, comunque.
Ci sentiamo gente! ^_^ Buona lettura e buon proseguimento di giornata!

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